Pittore italiano. Autore di tele
spesso confuse con quelle di G. Bonito, fu allievo di F. Solimena.
Rappresentante significativo della pittura settecentesca,
T. ritrasse una
realtà ancora dominata dal naturalismo del Seicento napoletano (B.
Caracciolo, M. Preti) e descritta con un'ironia pungente, non lontana
dall'impegno civile tipico dell'età dei lumi (
Concerto). I primi
dipinti datati risalgono al 1749 e sono conservati in Santa Maria dell'Aiuto a
Napoli (
Nascita della Vergine,
Annunciazione,
Immacolata
Concezione); durante il soggiorno romano (1750-53) l'artista realizzò
le sei tele dell'abbazia di San Paolo fuori le Mura (tra queste ricordiamo la
Resurrezione di Lazzaro, 1752), mentre successivamente
T.
si spostò nel ducato di Parma e Piacenza completando diverse opere
presso il duomo di Parma (1753-58) e alcune tele di argomento sacro oggi
conservate presso la galleria nazionale di Parma (
Santa Lucia,
Sant'Apollonia,
Sant'Agata) (Napoli 1722 circa - Roma 1770).